La proprietà della Famiglia Biondelli appartiene al territorio di Bornato, un antico borgo sito nel cuore della Franciacorta. Le origini della Famiglia Biondelli si ritrovano nella città di Piacenza, dove fu esponente del patriziato cittadino nel periodo dell’antico Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla.
Attivi nel commercio della seta oltre che nel settore agricolo con importanti possedimenti nel piacentino e nel confinante Ducato di Milano, i Biondelli svolsero anche rilevanti incarichi nell’amministrazione ducale della città sotto la reggenza delle diverse dinastie che si susseguirono alla guida dello stato, ricoprendo, in particolare, la carica di tesorieri della città per tre generazioni (dal 1737 al 1804).
Sarà con Giuseppe, nato nel 1890 a Pesaro dove un ramo dei Biondelli si era trasferito in seguito all’unità d’Italia, che le vicende della famiglia incrociarono quelle del territorio della Franciacorta. Diplomatico di carriera, dopo aver ricoperto incarichi in Cina ed essere stato Console Generale a Monaco (principato), Liverpool, Berlino e Londra nei difficili anni che precedettero l’inizio della Seconda guerra mondiale, Giuseppe Biondelli arrivò in Franciacorta a seguito del matrimonio con Clementina dei conti Maggi di Gradella. È, infatti, per venire incontro all’amore di sua moglie per la Franciacorta che l’allora Console Generale acquistò a Bornato la villa e l’annessa proprietà agricola che erano in precedenza state di proprietà dei conti Fè d’Ostiani.
Una scelta che egli fece convinto dalla bellezza dei luoghi e dall’immediata vicinanza nel confinante territorio di Calino della dimora del conte Aymo Maggi, ideatore della storica gara d’auto delle Mille Miglia nonché cugino di sua moglie Clementina. Ambasciatore d’Italia, Giuseppe Biondelli fece di Bornato la residenza estiva della propria famiglia, curando la proprietà rurale con l’avvio delle prime coltivazioni della vite. Sarà poi suo figlio Carlottavio, da sempre impegnato in prima persona nel settore agricolo, a estendere ulteriormente la cultura della vite e a sviluppare l’attuale cantina, ristrutturando e ampliando a tale scopo l’antica cascina cinquecentesca cuore della proprietà agricola.
Il pluri-secolare impegno della Famiglia Biondelli nel settore agricolo ha permesso di sviluppare nell’ambito della stessa un forte sentimento di attaccamento al territorio e una grande attenzione per la conservazione dell’ambiente.
Questa visione è stata recepita dalle Cantine Biondelli che, al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’attività produttiva e per garantire il massimo livello qualitativo dei vini prodotti, ha avviato dal 2010 la conversione della coltivazione delle proprie viti ai criteri della Cultura Biologica.
Una strada che richiede un notevole impegno e grande attenzione in ogni fase produttiva, ma che permette l’azzeramento della dispersione in ambiente di sostanze potenzialmente nocive e l’abbattimento della presenza delle stesse nel prodotto finale.
Oggi l’antica tenuta è una moderna azienda dotata delle tecnologie enologiche più avanzate e in grado di garantire una produzione di vini di alta qualità in un perfetto connubio tra tradizione e modernità. Oggi Carlottavio, aiutato dalla moglie Mariella e dai figli Francesco e Joska, gestisce l’attività vitivinicola con l’impegno e la passione che nel tempo ha contraddistinto tutti i membri della famiglia Biondelli nelle attività e nelle iniziative da loro intraprese.
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