La Cantina di Santadi è ubicata nel Sulcis, zona sud-occidentale della Sardegna, in linea d’aria a pochi chilometri dalle meravigliose spiagge e dune bianche di Porto Pino. Nata nel 1960, superate le difficoltà dei primi anni con l’arrivo di un nuovo gruppo dirigente, animato da quella determinazione che genera entusiasmo e passione, l’azienda intraprende altre strade e adotta strategie diverse che le danno un nuovo volto con direttive più coerenti per i soci produttori. L’obiettivo è ambizioso, puntare sul vino imbottigliato, vini tipici rossi in particolare, dare visibilità ed identità al vitigno principe del territorio: il Carignano, senza tuttavia trascurare i vitigni a bacca bianca tradizionali della Sardegna, quali Vermentino, Nuragus e Nasco.
Sotto il profilo enologico si punta decisamente in alto, chiedendo consulenza all’enologo di fama internazionale Giacomo Tachis, il cui arrivo dà una svolta alla Cantina di Santadi. Dalle uve dei vigneti ad alberello (vigna latina) si ottengono vini a base Carignano, dal contenuto estrattivo esuberante, dal nobile quadro tannico e dal perfetto equilibrio tra componente acido organica, grado alcolico e valore polifenolico.
Il ponderato uso della barrique francese chiude meravigliosamente ed armoniosamente il ciclo evolutivo di questi emozionanti vini. Ai grandi vini rossi Terre Brune, Rocca Rubia, Noras, Araja, Grotta Rossa e Antigua, si accostano i raffinati bianchi Villa di Chiesa, Cala Silente, Pedraia, Villa Solais, Latinia, figli dell’antica tradizione enologica abbinata all’impiego delle nuove tecnologie in materia di vinificazione, stabilizzazione e imbottigliamento. «Lo spirito innovativo, con il rispetto della tradizione territoriale, diventa per i nostri produttori un impegno assiduo e costante, che non solo vuole onorare la stessa Cantina, ma anche salvaguardare un vero patrimonio di tradizione, cultura, gusto, stile e storia che sono la vera essenza della nostra realtà contadina».
Dalla vigna alla bottiglia: prima della vendemmia iniziano i sopralluoghi in vigna e il prelievo dei campioni delle uve, questo permette sia di verificare l’andamento della maturazione delle uve che di fare una prima selezione, inoltre delinea l’organizzazione dell’intenso e importantissimo lavoro che si dovrà portare avanti durante la vendemmia. Le uve ricevute in cantina vengono pesate, analizzate e classificate in base alla denominazione e alla qualità. Le uve bianche sono lavorate con le presse soffici e il mosto viene tenuto a fermentare in serbatoi di acciaio inox ad una temperatura di circa 18° C.
Le uve rosse vengono diraspate e il mosto (comprese le bucce) fermenta, sempre in contenitori in acciaio, ad una temperatura di circa 20-22° C. Il periodo di macerazione delle bucce, durante il quale vengono effettuati frequenti rimontaggi, varia da una a due settimane a seconda della qualità delle uve. Per entrambi i vini seguirà un periodo di affinamento in vasca e/o acciaio prima di arrivare al momento dell’imbottigliamento. I vini rossi importanti maturano in barriques di rovere francese e, dopo l’imbottigliamento, si affinano in bottiglia per diversi mesi.
…
Tre Archi Vino Team Via Novara 108/A – 108/B 28047 Oleggio (NO) P.IVA IT00625370036 Reg. imprese 00625370036 REA 150536 Email trearchi@trearchi.com
Cookie name | Active |
---|