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Il nucleo principale dell’azienda vanta oltre 250 anni di storia.
La sede dell’azienda e l’attuale cantina fu costruita alla fine del 1700, ed era una delle prime costruzioni nella località Fango nel piccolo Comune di Lacco Ameno ed è sempre stata proprietà della famiglia.
L’Azienda agricola La Pietra di Tommasone nasce nell’anno 2000. Il padre del Sig. Antonio Monti, Tommaso, era erede di una tradizione familiare che veniva tramandata di padre in figlio da oltre cento anni. Tale tradizione si interrompe nel 1980 con la morte del Sig. Tommaso, in quanto Antonio si trasferisce in Germania per intraprendere l’attività di ristoratore, ma la passione non si è mai sopita in lui. Antonio spesso torna in Italia, non solo ad Ischia, e trascorre le sue vacanze in luoghi dove il vino è cultura, visitando in tali occasioni vigneti e cantine e apprendendo nuove cose. Un giorno, tornando ad Ischia, viene folgorato dall’idea di ricominciare dalle sue origini, di far rivivere quella tradizione a cui lui apparteneva. Antonio, con l’aiuto di amici e consigli di stimati tecnici del settore, incomincia questa nuova avventura. Sotto la guida del noto agronomo Pierpaolo Sirch nell’anno 2000 vengono messe a dimora le prime barbatelle. Viene scelta la coltivazione a Guyot con bassa resa, da sempre garanzia per ottenere vini di ottima qualità.
Viene in seguito costruita una nuova cantina attrezzata e moderna per ottimizzare la produzione dalla vinificazione all’imbottigliamento. Ai primi due vini è stato dato il nome di Pithecusa Bianco e Pithecusa Rosso. Pithecusa era il nome antico con cui veniva chiamata l’isola d’Ischia dai Greci, coloro che hanno portato la cultura del vino ad Ischia.
Ad oggi i vigneti abbracciano una superficie vitata di 13,42 ettari che sono divisi in ben 11 tenute dal Comune di Lacco Ameno a Nord-Ovest, a Forio nella parte occidentale dell’Isola fino ad arrivare a Sant’Angelo punto più meridionale d’Ischia in una delle più prestigiose delle nostre vigne: Tenuta Monte Zunta a 450 s.l.m.
Si punta sui vitigni autoctoni e l’80% delle vigne sono iscritte come D.o.c. Vengono coltivati Biancolella e Forastera per i Bianchi e Piedirosso e Guarnaccia per i Rossi. Il restante 20% dei vigneti sono invece coltivati come I.g.t. dove si coltivano le uve per le Cuveè: Fiano e Fanlanghina per i Bianchi e Aglianico e Montepulciano per i Rossi.
Tutte le vigne vengono curate con passione, amore ed attenzione dalla potatura fino alla raccolta delle uve. Le uve vengono raccolte tutte rigorosamente separate per vigna e qualità, per monitorare ogni annata l’andamento della maturazione delle varie tipologie d’uva nelle varie zone.
L’agricoltura viene definita ‘eroica’: quasi tutte le attività non sono meccanizzabili se non in minima parte.
La filosofia dell’azienda è che il vino si fa soprattuto nel vigneto e che l’enologo elabora e preserva quello che regala la natura.
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