Domaine des Schistes si trova nella valle dell’Agly, nel comune di Estagel, ai piedi dei Pirenei, in una zona delimitata a nord del Massiccio del Corbières, a sud dai Pirenei e ad est dal Mar Mediterraneo. I vigneti si trovano nei comuni di Estagel, Tautavel e Maury ed hanno una superficie totale di 50 ha. I proprietari sono Nadine e Jaques Sires, che dal 1989 non conferirono più le uve alla cantina cooperativa, dando vita alla loro azienda. Dal 2004 è Mickaël che segue l’azienda. I vini sono il riflesso di questo territorio inondato dal sole e battuto dal Maestrale. Il clima della Côtes du Roussillon si caratterizza per una lunga stagione estiva secca, ed un periodo piovoso in autunno e in primavera. I vigneti sono battuti da numerosi venti, principalmente la “Tramontana”, calda e secca proveniente dall’entroterra e la “Marinade” più umida, che proviene invece dal mare. Le vigne si inerpicano su costoni poveri di materiale organico e ricchi di elementi minerali, con scarse capacità di ritenzione idrica. Come indica il nome dell’azienda questa ha la maggior parte dei vigneti su terreni di marne scistose situati sulle ultime terrazze sollevate dall’innalzarsi del Massiccio calcareo del Corbières. Il suolo dove si estendono i vigneti non è molto ricco di Humus, quindi Mickaël ha deciso di ridurre del 10% la superfice coltivata in modo da poter piantare un prato perenne di leguminose che arricchiscono il terreno. In vigna si usa rame e zolfo, è praticata la tecnica del Sovescio ed è concimata con letame naturale. In vigna l’azienda rispetta il ciclo naturale delle stagioni, al fine di ricostituire quell’equilibrio terra-clima-uomo del passato. Il metodo di coltivazione adottato è quello tradizionale del luogo, il “Gobelet”, che garantisce una migliore resistenza alla secchezza ed una maturazione dei frutti più omogenea, rendendo più agevole la raccolta che, a causa della conformazione del territorio, non può che essere manuale. Quasi tutte le parcelle vengono vinificate separatamente. Per i bianchi si tratta di conservare gli aromi ed evitare le ossidazioni, utilizzando una pressatura soffice. Per la fermentazione alcolica si utilizzano lieviti indigeni grazie alla riconversione al naturale dei vigneti. Durante l’affinamento i vini riposano “sur lie” e vengono imbottigliati solo con una leggera filtrazione per garantire la giusta limpidezza. I vini rossi seguono la stessa strada, viene ricercato il giusto equilibrio tra estrazione, finezza e persistenza gustativa. Almeno 1 anno trascorre prima dell’imbottigliamento al fine di garantire che i processi di stabilizzazione e chiarificazione avvengano naturalmente. Per i vini che richiedono affinamenti più lunghi vengono utilizzate botti da 500 litri di origine borgognona, considerate più rispettose per le caratteristiche dei vini o in vasche di cemento. Molto importante è la produzione di vini dolci che vanno dal Muscat de Rivesaltes in 3 versioni: classica, mecerata e Solera, al Maury e al Rancio Sec. Il Muscat de Rivesaltes è una denominazione della “Côtes du Roussillon” che si estende su una superficie vitata totale di 6500 ettari. I vitigni autorizzati sono il Muscat Petits Grains e il Muscat D’Alexandrie. Dalla legislazione francese è considerato un “vin doux naturel”, anche se sono ammesse piccole percentuali di acquavite per la fortificazione al fine di ottenere una gradazione alcolica del 15%; deve avere un residuo zuccherino minimo di 100 gr. litro. È un vino dolce, eclettico, aromatico, con note olfattive che ricordano il miele e frutti gialli maturi; è sostenuto da buona freschezza, la struttura è importante così come la persistenza gustativa. Si abbina molto bene a diverse pietanze come il foie gras, formaggi di media stagionatura e dessert in generale.
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